Copyright © 2002, toro. ALL Rights Reserved This story may not be reproduced in any form for profit or on another website without the written permission of the author. The author may be contacted by writing mrdouble@mrdouble.com, or mrdouble@ix.netcom.com. Original posting date: Saturday PM, March 23, 2002 A wildPage story from MrDouble's archive, Filename: rinanonv.txt http://www.mrdouble.com Story_codes: m/f pedo cousin Story_intro: Vi racconterò degli incontri erotici con una mia piccola cugina. Rina aveva 6 anni circa ed io 13 quando iniziammo uno strano gioco fatto di sesso e perversione. Era più alta delle bambine della sua età ed aveva i capelli ricci. Aveva le carni bianchissime ed era curiosa di sapere tante cose sulla sua farfallina e su quella cosa che avevano i maschi e che lei aveva visto a suo padre e suo fratello. language: italian Rina Non Vuole Il Cazzo Written by toro Vi racconterò degli incontri erotici con una mia piccola cugina. Rina aveva 6 anni circa ed io 13 quando iniziammo uno strano gioco fatto di sesso e perversione. Era più alta delle bambine della sua età ed aveva i capelli ricci. Aveva le carni bianchissime ed era curiosa di sapere tante cose sulla sua farfallina e su quella cosa che avevano i maschi e che lei aveva visto a suo padre e suo fratello. Per un periodo la madre (una gran porca) dovette andare all’ospedale per un intervento chirurgico e lei venne a stare da noi per qualche giorno. Era sempre tra i piedi ed anche quando andavo in bagno te la trovavi dietro innocentemente a chiederti delle cose. Una sera era vestita con un tuta da ginnastica e stava in camera mia mangiando un panino. Io ero seduto di fronte a lei ed ero molto eccitato, pochi minuti prima era andata via la sorella maggiore (10 anni) a cui davo delle ripetizioni di matematica e di sesso. Quel pomeriggio non ero riuscito a farmelo faro in mano dalla sorella poichè in casa c’era troppa gente e così l’avevo solo toccata ben bene rimanendo con un cazzo enorme da svuotare. Quando stavo con la sorella di Rina eravamo tutti e tre nella mia stanza e lei vedeva quello che facevo con la sorella ma non disse una parola. La sera quando era nella mia stanza da sola ed in casa eravamo soli mi chiese perchè mentre spiegavo la matematica alla sorella eravamo in piedi l’uno contro l’altro ed avevo una mano sotto la sua gonna. Rimasi abbastanza sorpreso della sua domanda ma senza batter ciglio le risposi perchè la sorella così imparava meglio, inoltre, che spesso lei mi toccava il pisellino mentre svolgeva gli esercizi. Lei mi disse che anche a lei queste cose la facevano sentire bene e spesso quando la sorella le raccontava di questi episodi una strana sensazione di piacere le nasceva in mezzo alle gambe. In quel momento capii che anche quella bambina poteva interessarsi al sesso e data anche l’eccitazione che avevo mi avvicinai a lei e le mostrai cosa facevo con la mano alla sorella. Le infilai la mano dentro la tutina senza abbassargliela e le toccai lo slip leggerissimo. Non pensavo sarebbe stato così eccitante ma ormai l’istinto sessuale aveva preso il sopravvento, le spostai lo slip e incomincia a massaggiarle la calda passerina. Non aveva un pelo se non una leggerissima peluria quasi impalpabile e con un dito andai in cerca del clitoride. Lei come se nulla stesse accadendo continuava a mangiare il suo panino ancora più avidamente. La stesi sul pavimento e le abbassai la tuta e lo slip. La sorpresa fu tanta aveva una splendida fica che al più presto avrei voluto vedere in tutte le angolazioni. Lei mi disse che in quel momento provava quella strana sensazione là propio in mezzo alle gambe dove la stavo accarezzando. Non volevo rimanere all’asciutto come con la sorella ed allora le chiesi se le andava di vedere una cosa che avevo per lei. Rina capì ed annuì con la testa alzata dal pavimento. Io mi aprì la zip del pantalone e cacciai fuori il mio cazzo duro. Lei si spavento e si alzò rapidamente ma io la rassicurai dicendole che non le avrei fatto del male e che avremmo giocato ad un gioco che facevo spesso con la sorella e con la madre. Così le dissi di sfilarsi la tuta e lo slip e di divaricare le gambe sul letto. Lei era timorosa che potesse venire qualcuno ed allora tra una carezza ed un bacino lo feci io. Finalmente aveva aperto quel bocciolo di rosa che emanava un fragrante odore di fica di bambina (inimitabile) stendendosi sul letto a gambe spalancate e con le braccia dietro alla testa per vedere cosa facevo. Era in mia balia le potevo fare ogni casa ed iniziai a toccarle il clitoride cercando di infilarle un dito in profondità, ciò le provocava fastidio e fui costretto a desistere. Poi incominciai a strusciare il mio cazzo tra le sue cosce e sulla fica. Sapevo che era il caso di venire presto perchè poteva effettivamente arrivare qualcuno, così la girai di schiena e da dietro con il suo piccolo ano rosa in prima vista e la fica troppo stretta per mostrare altro mi masturbai furiosamente inondale culo e fica con sperma caldo e liquido segno di un alto livello di eccitamento. La portai in bagno lavandola, la rivestii e le dissi di non dire nulla a nessuno. Lei annuì e chiese se l’avremmo fatto di nuovo, io soddisfatto risposi “forse”. A Rina quel gioco era sembrato da grandi e molto bello. Capii che era il caso di insistere e magari cercare di infilarle il mio cazzo in bocca o ancora meglio in culo o nella fica. Sapevo che sarebbe stato complicato ma poichè avevo un posto isolato dove portarla e convincerla mi presi molto tempo per spigarle tutto sul sesso. Del resto avevo spesso incontri sessuali con la sorella che ormai regolarmente lo prendeva tra le coscie godendo come una pazza. Inoltre sporadicamente ormai con la madre di queste mie cugine mi incontravo per le sue richieste sessuali. Non ci crederete ma è stata proprio lei ad iniziarmi al sesso ed ormai me la chiavavo tutte le volte che con una scusa mi chiamava sopra. Le sue richieste sessuali erano molto particolari. Infatti voleva sempre che le iniettassi lo sperma nel culo e dopo che le pisciassi su tutto il corpo. Lei veniva mentre io le pisciavo in faccia. Spesso portavo Rina in quel posto dopo che mi ero fottuto la sorella o la madre senza correre il rischio di saltarle sopra in preda ad istinti animaleschi. Avevo comprato delle riviste porno e gliele facevo vedere spiegandole tutto. Inoltre le raccontavo delle piccanti storie di sesso che avevano come protagoniste la sorella, la madre ed altre nostre cugine. Lei si dimenava sempre e spesso strusciava il culo per terra giungendo a rapidi orgasmi. Non la toccavo quasi mai, poi decisi che era il caso di iniziare a capire se il mio cazzo poteva entrare in qualche suo orifizio. Nonostante la bocca era il modo più semplice per godere lei non voleva proprio succhiarlo e la fica era troppo stretta. Restava il culo anch’esso stretto ma si poteva rimediare. Mi procurai un flacone di olio per bambini e iniziai a penetrarla con un dito, ed i manici di cacciaviti di diverso diametro. A lei piaceva anche perché lo facevo mentre le raccontavo le storielle sebbene dopo questo tipo di penetrazione defecava sempre. Tutto ciò andò avanti per mesi ed io ero sempre più impaziente tanto più la sorella non si faceva più chiavare in quanto si era fatto il ragazzo. Così non mi restava che Rina ripresi a leccarle la fica ed a masturbarmi mentre la toccavo ma lei non voleva che la toccassi con il mio cazzo. Un giorno mi venne un’idea, le proposi di giocare a mosca cieca e chi prendeva l’altro aveva il diritto di bendarlo e giocare con i manici dei cacciaviti come io facevo con lei. Non fu difficile per me bendarla e farla mettere a pecorina tutta nuda mentre mi preparavo ad incularla. Così le infilai un dito cosparso di olio nel culo e dopo un manico di cacciavite facendolo entrare ed uscire, poi vedendo che il roseo buco era abbastanza largo decisi di provare ad infilarle il cazzo. Lo intrisi di olio e can le mani le allargai le natiche ed iniziai a spingere, lei urlò e disse di usare un manico più piccolo ma io continuai a spingere e buna parte del cazzo era dentro di lei. Mi muovevo piano piano ma incominciavo a godere spruzzai altro olio sul cazzo ma fui costretto a tirarlo fuori per lubrificare meglio le pareti dell’ano. Lei si alzò! frettolosamente si accovaccio e incominciò a cagare per terra. Del resto anche la punta del mio cazzo era di uno strano color marrone. Questa scena mi fece ancor più eccitare così aspettai che finisse e con il culo ancora sporco di merda le infilai il cazzo unto dentro ed incominciai a pompare. Lei gridò ed io le tappai la bocca con una mano. Le davo dei colpi secchi e profondi tanto che nel giro di pochi secondi ero pronto a venire così in preda all’eccitamento le spruzzai nel culo tutto lo sperma. Tirai fuori il cazzo unto di olio, sperma e merda, rassicurai Rina la rivestì e la portai a casa. Da quel giorno Rina non volle più giocare a mosca cieca e per tenerla buona mi feci infilare nel culo, da una bambina di 6 anni, un manico di cacciavite. *---(:> Double for Nothing!! Tricks for Free!!! <:)---* www.mrdouble.com *---(:> Mr Double <:)---* This story is a work of fiction. Names, characters, places, and incidents either are products of the author's imagination or are used fictitiously. Any resemblance to actual events or locales or persons, living or dead, is entirely coincidental.