Copyright © 2002, toro. ALL Rights Reserved This story may not be reproduced in any form for profit or on another website without the written permission of the author. The author may be contacted by writing mrdouble@mrdouble.com, or mrdouble@ix.netcom.com. Original posting date: Wednesday PM, April 03, 2002 A wildPage Author story from MrDouble's archive, Filename: quandoab.txt http://www.mrdouble.com Story_codes: m/f/f preteen pedo non-cons Story_intro: Vi ho già raccontato di quando ho avuto il più eccitante amplesso della mia vita in una notte di mezza estate mentre mi chiavavo la mia “timida” cugina” Angela di 11 anni. Del resto sapete anche degli sforzi che dovetti fare per incularmi a sangue la più piccola delle mie cugine vale a dire Nina di 6 anni che era curiosa del sesso ma spaventata del mio enorme cazzo. language: italian Quando abbiamo sverginato Nina. Written by toro Vi ho già raccontato di quando ho avuto il più eccitante amplesso della mia vita in una notte di mezza estate mentre mi chiavavo la mia “timida” cugina” Angela di 11 anni. Del resto sapete anche degli sforzi che dovetti fare per incularmi a sangue la più piccola delle mie cugine vale a dire Nina di 6 anni che era curiosa del sesso ma spaventata del mio enorme cazzo. Passò un pò di tempo ma continuavo ad avere sporadici incontri con Nina che mi mostrava volontariamente la sua rosea vagina mentre mi masturbavo. Con Angela tornati dalle vacanze non ci furono altri incontri sessuali anche perché si era dimagrita e teneva un ragazzino con il quale spesso la vedevo baciarsi. Nel frattempo rivolgevo le mie attenzioni ad un’altra mia cugina ed ad una sua coetanea che pur ancora non in pubertà conosceva tutto del come si chiavava. Qualche mese dopo, era di nuovo estate, rividi Angela che era diventata un fior di fanciulla. Magra, molto carina di viso, un bel paio di gambe abbronzate sebbene poco seno (anche a causa della dieta ferrea che aveva fatto). Noi avevamo sempre parlato di sesso ma da quando scopammo come due cavalli e lei era ancora grassa, non se n’era più parlato. D’altronde mai una parole fu riferito a quello splendido episodio che ora lei voleva cancellare o così sembrava. Sebbene era cresciuta ero ancora attratto da lei ed una bella chiavata non ci stava male. Gli incontri diventarono un pò più frequenti e quando non stava con il suo ragazzino era in casa da me a parlare con mia sorella (spesso chiuse in bagno a fare cosa...) o a scambiare anche qualche chicchera con me parlando del più e del meno. Un caldissimo pomeriggio di luglio con una scusa la portai in soffitta dove c’era un divano e uno stereo. Lei era vestita con un attillatissimo short bianco da cui fuoriusciva buona parte del perfetto culo che aveva sviluppato inoltre aveva una T-shirt colorata sotto la quale era evidente un reggiseno per tenere il povero seno. Io altrettanto portavo uno short blu senza slip ed una T-shirt bianca. Andammo in soffitta e ci sedemmo l’uno accanto all’altro sul divano così provai a stuzzicarla per capire se le andava di farsi una bella chivata finalmente alla luce del sole. Le chiesi cose ne pensasse del suo ragazzo e se aveva avuto rapporti intimi con lui. Imbarazzata mi disse che era bello ma oltre qualche bacio non era andata. Le chiesi perchè non si era ancora fatta scopare e se aveva paura di restare in cinta. Lei stette e poi mi disse che nonostante il suo corpo era sbocciato era ancora una bambina in quanto non aveva ancora avuto le prime mestruazioni. Inoltre, aggiunse, lei aveva preso in mano il cazzo del suo ragazzo ma era troppo piccolo e sottile e non sembrava quello di un adulto. Poi le chiesi, temerario, se le erano cresciuti i peli sulla fica in quanto l’ultima volta che la “visitai” non erano ancora spuntati. Lei orgogliosa mi disse che erano folti e crespi ma, essendo un’igienista convinta, preferiva radersi ed avere fica e buco del culo prive di peli. Questa confessione mi fece arrapare come un cavallo che vede la sua giumenta, infatti il cazzo si indurì ed era visibile da sopra lo short che da solo lo copriva. Lei lo notò e rimase un pò ad osservare quel membro che voleva forare l’indumento e ficcarsi d’un colpo nella sua fica certamente bagnata. La sfiorai e le chiesi apertamente se le andava di farsi fare. Lei però mi spiegò che ora aveva il ragazzo e non le andava di fare quelle cose con altri sebbene ne avesse voglia. Dissi che anche io avevo tanta voglia ma non avevo con chi farlo. Subito ribattete che invece lei sapeva che mi stavo lavorando la piccola Nina e curiosa mi chiese se glielo avevo messo già nella fica. Io rimasi interdetto, quella troietta di Nina aveva raccontato qualcosa dei nostri approcci amorosi. Sebbene io avevo ancora tredici anni ero un ragazzo ben dotato e non stava bene che si sapesse che mi inculavo bambine di 6 anni. Lei vide il mio imbarazzo e mi rassicurò dicendomi che aveva saputo qualcosa dalla sorella di Nina che aveva notato il mio interessamento per la piccola. Poi mi disse che non avrebbe detto niente a nessuno anzi la eccitava il fatto che un cazzo grosso come quello (indicando e toccando la punta del mio cazzo da sopra lo short) potesse entrare in una fica piccola e stretta come quella di Nina. Del resto, aggiunse, che se non ci pensavo io a fottermela ci avrebbe pensato la madre porca che già aveva sodomizzato l’altra figlia con vari oggetti ed aveva cercato anche di avere rapporti con lei. A quel punto, notando l’interesse nei suoi occhi, dissi che in realtà non ero riuscito a chiavarmela in quanto Nina aveva paura del mio cazzo e solo con uno stratagemma ero riuscito ad avere un rapporto anale. Le spiegai anche che da allora mi ero spaventato e non ci avevo più riprovato. A questo punto Angela mi fece una strana proposta. Mi disse che mi poteva dare una mano ad infilare il mio cazzo nella piccola e stretta fica di Nina se l’avessi fatta partecipare al banchetto magari leccando e facendosi leccare da Nina come aveva visto fare in uno dei film porno che qualche tempo prima avevamo visto. Così volle sapere tutto del mio rapporto con Nina, del fatto che sembrava eccitarsi quando le raccontavo delle mie fantasie erotiche, in cui c’era anche lei, e del fatto che Nina era curiosa di qualsiasi cosa riguardasse il sesso. A questo punto Angela propose il suo piano. Mi disse che anche lei da bambina si eccitava pensando a cose sessuali e che aveva un modo tutto suo per venire. Si metteva dei pantaloni molto stretti con cavallo infilato nella fica e muovendosi rapidamente sentiva quella bella sensazione tra le gambe. Così propose che invece di raccontare solo delle fantasie a Nina di farle vedere qualcuna di queste fantasie realmente. Dunque la maniera più sicura era farle assistere ad una scopata tra noi due e poi tirarla in ballo per potercela spassare. Così ci mettemmo all’opera. Appena ebbi Nina a portata di cazzo chiamai Angela per dirle che ero pronto e che potevamo vederci in soffitta. Lei però disse che i suoi erano usciti e che era il caso vederci da lei che abitava un pò fuori mano. Presi Nina e le spiegai (dopo molte storielle sexy) che se le andava le avrei fatto vedere cosa facevo ad Angela la nostra cugina. Lei entusiasticamente accetto però mi disse che non voleva farsi vedere per non rompere il nostro segreto. Le spiegai che si sarebbe messa dietro la porta a spiare e da là poteva osservarci senza essere vista. Arrivati a casa di Angela la porta era aperta, entrammo chiusi la porta di ingresso con la chiave e mi avvicinai alla sua stanza. La porta era aperta ed Angela era di schiena seduta sul letto a cosce aperte che si radeva la fica. Dissi a Nina di stare dietro la porta e di guardare in silenzio. Lei del resto era eccitatissima e con una mano si teneva il piccolo sesso stimolandolo dolcemente. Entrai nella stanza ed Angela mi accolse con un gran sorriso, aveva della schiuma da barba tra le gambe ma si vedeva distintamente la sua fica ormai da adulta. A bassa voce mentre mi stava dando un bacio sulla guancia mi chiese se l’avevo portata, risposi di sì con un cenno della testa e con lo sguardo le feci capire che era dietro la porta semiaperta. Angela non perse tempo mi abbasso i pantaloncini e incominciò a succhiarmi il cazzo avidamente stando ben attenta a posizionarci in modo che Nina potesse assistere meglio allo spettacolo. Io ero già pronto per venire, l’eccitazione di quella stranissima sensazione era meglio della lingua di Angela. La fermai per non venire subito così lei si alzò e mi sussurrò che la vedeva e vedeva anche che si stava masturbando senza sapere ciò che faceva. Poi mise un piede sul lette allargò la gambe e mi fece leccare la sua fica. Mi resi conto che Angela era eccitatissima, mentre la leccavo i suoi umori vaginali riempivano la mia bocca tanto che fui costretto a smettere, poi si alzò la vestaglia si girò di lato e pretese il mio cazzo nel sua vagina. Entrò rapidamente e lei urlò dal piacere e poco alla volta mentre la stavo fottendo in piedi si avvicinò alla porta fino ad aprirla così si trovò faccia a faccia con Nina che impassibile stava ad osservarci con occhi sgranati. Angela improvvisò una finta sorpresa e poi si stacco dal mio cazzo. “E tu piccola troia che ci fai qua” disse a Nina, che conosceva bene Angela, Nina rispose balbettando che l’avevo portata io e cercò di uscire. Angela la afferrò e dolcemente le chiese come mai stava osservando e se quella cosa l’aveva fatta anche lei con me. Nina da brava bambina disse di no ma i modi dolci della cugina le fecero dire che spesso io giocavo con la sua farfallina e qualche volta anche con il suo culetto. Angela mi fece avvicinare col cazzo ancora ben dritto e chiese a Nina se quel coso era mai stato messo all’interno della farfallina. Nina disse di no ma le sembrava che una volta fosse entrato nel suo culetto provocandole un forte dolore e tanta voglia di fare la cacca. Al che Angela disse che se quel coso era entrato nel suo culetto doveva quanto prima entrare anche nella sua farfallina perché se fosse passato troppo tempo si sarebbe ammalata. Quella grande troia di Angela stava riuscendo là dove ero fallito per mesi. Così incominciò a massaggiarla la fica ed a spogliarla. Ben presto Nina era completamente nuda e sia io che Angela osservammo estasiati la dolce fica di Nina. Angela per far salire l’eccitazione della cuginetta disse di vedere più da vicino come era bello farsi mettere il cazzo nella fica. Anche lei si denudò e si sdraiò a gambe aperte sul letto. Per far vedere a Nina propio tutto se la caricò addosso con il culo sulla sua faccia e la faccia di Nina a pochi centimetri dalla sua fica. Mi chiamò e mi chiese di farla godere. Mentre le infilai il cazzo nella fica grondante Nina rimase sorpresa e domandò se sentiva male. Angela tra mille lamenti disse al contrario che era bellissimo e mi incitò a pompare, poi vidi la sua faccia affondare in mezzo al culo di Nina mentre con le mani glielo apriva. Ben presto Angela si avvicinò all’orgasmo e gridando mi supplicò di venirle dentro. Io già gonfio dal piacere eruttai al suo interno e lo sperma iniziò ad uscire dalla fica di Angela. Ci rilassammo un pò ed Angela prese Nina sulle sue ginocchia per eccitarla ancora un pò. Parlarono del fatto che i maschi quando infilano il loro cazzo nella farfallina fanno sentire un gran piacere e che era arrivato il momento anche per lei di provare. Nina, che strusciava la sua cosina sulle coscie di Angela si avvicinava all’orgasmo, del resto Angela voleva prima farle salire la pressione al limite e poi farla venire. Si alzò e le disse di seguirla in bagno così entrambe nude si avvicinarono verso la porta del bagno. Angela aprì l’acqua del “lavafica” e con le gambe aperte chiese a Nina di lavarle la farfalina. La aiutava con una mano a togliere tutto lo sperma che era fuoriuscito e poi cominciò ad infilare le dite di Nina nella sua passera depilata. Io che mi ero avvicinato vedevo tutto e nonostante fossi venuto pochi minuti prima ero di nuovo in tiro. Poi Angela disse a Nina di lavare anche il mio cazzo. Si alzo dal bidè e mi fece sedere esortando Nina a lavarmi il caz! zo. Nina esitò ma poi Angela le spiegò che quel coso era morbido al tatto ed era molto affascinante. Nina prese coraggio ed iniziò a strofinare e a guardarsi il mio cazzo da tutte le posizioni. Intanto Angela si era inginocchiata alle spalle di Nina ed aveva il suo naso proprio in mezzo alle natiche di Nina. Si girò verso di me e mi disse che per lei niente era più profumato del buco del culo di una bambina. Come la capivo! Poi ci recammo nella sua stanza e sdraiammo Nina a gambe aperte sul letto. Angela voleva subito soddisfare la sua curiosità si piegò in avanti e con la lingua incominciò a leccare il piccolo clitoride di Nina. Si vedeva che sapeva come fare. Chissà quante volte da bambina aveva sognato che qualcuno le leccasse la fica così. Io ero dietro di lei e potevo ammirare il suo culo e la sua fica piegata che incominciava a bagnarsi di nuovo. Mi strusciai un po e presi a toccarle la schiena ad a stringerle le natiche ed i capezzoli. Lei si avventurò con un dito dentro la fica di Nina che ormai stava per avere l’orgasmo a giudicare dai suoi movimenti. Smise e mi disse che era pronta per essere penetrata ma comunque era il caso di lubrificare il mio cazzo e la sua farfallina con dell’olio. Così prese dell’olio per capelli e lo poggiò vicino ai piedi di Nina, salì sul corpicino di Nina e le pose culo e fica sulla faccia chiedendo a Nina di leccarla così come lei aveva fatto con lei, col mento si appoggio sul clitoride di Nina e cominciò a massaggiarla mentre bagnava l’entrata della vagina con saliva che faceva uscire dalla bocca. Pensai che era diabolica ma anche molto sveglia. A questo punto versò dell’olio sulla fica di Nina e con le dite lo fece entrare all’interno poi disse di metterne un bel pò anche sul cazzo e di incominciare a spingerlo dentro. Io ero sbalordito ma feci ciò che disse. Mentre puntavo il cazzo sulla vagina di Nina, Angela con entrambe le mani la allargò più che poteva tanto che Nina iniziò a lamentarsi. Poi forzai e la testa del cazzo entrò, Angela versò altro olio sul cazzo ancora fuori e mi incitò a penetrarla mentre non si perdeva neanche un fotogramma di quello sverginamento. Nina chiese cosa le stavamo facendo e disse che sentiva dolore e voleva che smettessimo. Allora Angela si abbassò sul suo corpo in modo da non farla muovere e disse che dovevo farlo. Spinsi seccamente e buona parte del cazzo entrò. Sentivo che le carni di Nina si laceravano sotto i potenti colpi che davo e vidi che del sangue aveva macchiato il mio stantuffo. Lo vide anche Angela ed esultò: “C’è l’abbiamo fatto si è rotta ora pompa e poi vienimi sul culo”. Così mentre provavo un indescrivibile sensazione di godimento mi apprestai all’orgasmo e le urla ed il pianto (inutili) di Nina affrettarono il momento. Estrassi il cazzo da quella vagina non più vergine andai da dietro puntai il cazzo tra fica e buco del culo di Angela e spruzzai il bianco e caldo sperma. Lei lo sentì e urlò “Sì come mi piace”. Nel frattempo il liquido sperma scivolava dal culo di Angela e si rifugiava sulla faccia di Nina mescolandosi alle lacrime. Dopo che finimmo Angela calmò Nina dicendole che l’avevamo fatto per il suo bene, si pulì il culo e la fica dal resto dello sperma e mi disse che da potevo chiamarla quando volevo per questo tipo di chiavata e che aveva pronta delle giovani prede pronte da sverginare. *---(:> Double for Nothing!! Tricks for Free!!! <:)---* www.mrdouble.com *---(:> Mr Double <:)---* This story is a work of fiction. Names, characters, places, and incidents either are products of the author's imagination or are used fictitiously. Any resemblance to actual events or locales or persons, living or dead, is entirely coincidental.